Svelata l'dentità del 14° martire de La Storta

Finalmente la 14° vittima dell'eccidio di La Storta del 4 giugno 1944 ha un nome vero. Più di un anno fa veniva finalmente svelato il nome in codice dell'unica vittima, tra i 14 prigionieri prelevati da Via Tasso, che i nazzisti uccisero alle porte di Roma per far posto nel loro camion al bottino di guerra. Più sotto l'articolo di La Repubblica. Qui invece l'articolo dello stesso quotidiano del 31 marzo 2007 in cui si ricostruisce la storia dell'eroe inglese.

"Verano, scoperta la tomba dell'inglese ucciso dai nazi". La Repubblica, 22 novembre 2008, di Federica Angeli

A ritrovare la tomba e a restituire l'identità al quattordicesimo soldato morto nell'eccidio di La Storta, dopo 64 anni, è stato lo studioso Gian Paolo Pellizzaro. Per riconsegnare al Capitano Gabor Adler, nome in codice John Armstrong, un'identità, lo storico romano ha impiegato dodici mesi. Dodici mesi trascorsi a scartabellare negli archivi di almeno sette nazioni, nei registri dell'obitorio romano e tra le carte della tumulazione al Verano. Tutto però è partito da un necrologio apparso nel numero del luglio 1944 sul settimanale "Corriere Giudiziario".

"Quel necrologio - spiega Pellizzaro - era in memoria di Renato Traversi un personaggio odiato dal regime che fu fucilato, era scritto "per aver tentato di far evadere Gabor Adler da Regina Coeli". Il recupero della memoria di questo giovane ufficiale dell'esercito britannico, assassinato assieme agli altri 13 martiri del 4 giugno 1944, partì da li, da quell'annuncio di morte. Poi passo dopo passo, le tracce lasciate da Armstrong, volontario ungherese di origine ebraica inviato in missione in Italia nel gennaio del 1943, hanno portato alla sua ultima notte in una cella di Via Tasso.

"A dari la certezze e ad avvalorare tutta la ricerca che ho fatto - prosegue lo studioso - è stata l'ultima persona che ha visto in vita Adler, il 3 giugno 1944. Si tratta di una partigiana, che ora ha 84 anni, alla quale ho mostrato una fotografia del misterioso martire de La Storta". La donna ha parlato nella cella per tutta la notte con Adler che il giorno seguente fu ammazzato insieme agli altri 13. Infine la scoperta della tomba, al riquadro 5 del cimitero monumentale del Verano.

L'assessore ai lavori pubblici del XX Municipio, Marco Daniele Clarke, incaricato dal Consolato inglese qualche anno fa di risalire all'identità del soldato ucciso, ha già trasmesso all'amministrazione comunale copia delle trenta pagine di relazione scritte da Pellizzaro. "Ora lungo la strada di La Storta in cui avvenne l'eccidio - conclude lo studioso che ha già informato le autorità britanniche dei risultati del suo studio - nello spazio in bianco lasciato in coda alla lista dei tredici martiri sulla lapide, potrà essere aggiunto il nome del Capitano Gabor Adler".

"Ci chiamavano ribelli"

..Da un incontro casuale sui lungarni a Firenze, una testimonianza lucida delle resistenze di ieri e di oggi..
Buon video!
http://www.youtube.com/watch?v=UGiFA_EsQu4

IN MEMORIA DI CARLA CAPPONI

Carla Capponi è stata una delle figure più importanti della Resistenza.


Piena di coraggio e di intelligenza, ha lavorato coerentemente tutta la vita in difesa dei diritti dei cittadini e delle donne.


Il Presidente Ciampi, in una lettera inviata ai famigliari, salutò Carla Capponi come "donna straordinaria che ha voluto dedicare tutta la sua esistenza all’impegno per l’affermazione della libertà [….] dagli anni giovanili nelle file della Resistenza alla militanza politica nel partito comunista [….] la sua vita è un esempio di coerenza [….] rendo commosso omaggio alla sua generosa personalità che ha contribuito alla promozione della condizione femminile nella società italiana [….] ".


Donna eccezionale, fantastica amica, ha ancora molto da insegnare a tutti noi.

L'ANPI di Roma la ricorda il 25 Novembre 2008 alla Casa della Memoria, come da volantino:





Carla Capponi - Wikipedia

http://www.larchivio.com/capponi.htm

OGGI L'ANNIVERSARIO DELLE LEGGI RAZZIALI

70 anni fa vedevano la luce (si fa per dire) le leggi razziali del regime fascista.

In proposito copio un post dal Blog www.ventidasinistra.typepad.com, non solo per il testo ma in particolare per le foto dei campi di concentramento (da scaricare)

70 ANNI FA' LE LEGGI RAZZIALI
Oggi è l'anniversario, davvero triste, della emanazione delle leggi razziali in Italia, una delle cose peggiori fatta dal fascismo.
Ha aperto la strada prima alla ghettizzazione dei "diversi", che sono stati derubati non solo dei loro averi ma soprattutto della propria dignità ed identità.
Poi è seguita la deportazione nei campi di concentramento, la soluzione finale programmata per annientare ebrei, zingari, gay ed handicappati, oltre che gli oppositori politici.
Non trovo niente in merito su Unità e Repubblica, e la cosa mi preoccupa un po', anche perchè in TV ci sono stati servizi per ricordarlo, ma con le parole di Fini!
Io invece, per non dimenticare e per contestare pesantemente tutti quelli che dicono che l'Olocausto non è mai avvenuto, vi pubblico una sequenza che gira da un po', scusate se le foto sono terribili.
Scarica OLOCAUSTO

ADESIONE

L'ANPI di Roma e del Lazio ha dato l'adesione alla
manifestazione nazionale del 14 novembre
indetta dagli studenti a Roma.